I nostri primi vent'anni

Quest'anno vorremmo porre all'attenzione proprio quello che indica il titolo da noi scelto, perché ci pare di grande interesse! Celebriamo la nostra 20ª edizione, addirittura come nascita abbiamo un anno in più! Ora vent’anni sono tanti, per lo sviluppo dell'essere umano ma anche per il destino dei popoli del mondo. “Si parva licet componere magnis”, sono più di quelli dei governi di Peron, De Gaulle, Berlusconi, poco meno di quanto dominò Mao.

Ci siamo documentati per verificare la durata dei premi giornalistici in Italia, per confrontarci, e abbiamo letto con sorpresa che in Piemonte (Ordine dei Giornalisti) siamo nettamente in testa, perché quello che ha più durata non supera i sette o otto anni, mentre in Italia nella nostra materia non c'è nessuno che ci raggiunge, anzi ce ne vuole il doppio di anni! Invece, a livello più ampio, ovvero come premio giornalistico tout court, quelli in testa sono Il Premiolino (1960), il più antico e prestigioso, dove “lino” non è un diminutivo ma vuol ricordare il prodotto della fondazione Bassetti; il premio Saint-Vincent (1948), finito nel 2011 alla sua 45ª edizione; il premio "È giornalismo", fondato da Montanelli (1995); il premio "Luigi Barzini" all'inviato speciale (1990). Almeno, così abbiamo letto, ma crediamo di non sbagliare!

Senza dimenticare altre nostre benemerenze: oltre alla graduatoria dei Premi nazionali nella divulgazione scientifica, che ci vede in testa, nel 2015 la "European Guide to science Journalism Training", curata dalla Commissione della Comunità europea, ha citato il nostro "Premio Piero Piazzano" tra i primi tre per il giornalismo scientifico in Italia.

Il nostro fondatore Alberto Toscano, nel compianto di Piero, suo sodale, alle esequie nel cimitero di Balzola il 28 marzo 2001 esclamò: «Novara, se vuol essere sé stessa, deve ricordarsi dei suoi cittadini migliori, e Piero Piazzano lo era». Ebbene, qui ce l'abbiamo fatta! Ora il nostro premio ha una riconosciuta, precisa e puntuale fisionomia nell'ambito della divulgazione scientifica.

Dobbiamo ringraziare tutti quanti, dalle istituzioni pubbliche alle fondazioni bancarie, alle aziende più benemerite del territorio, ossia quelle familiari, che sanno andare oltre od arrivare alla loro terza generazione, continuando a dare una speranza di tranquillità alle famiglie novaresi e dintorni. Ma poi, che dire dell'Università del Piemonte Orientale "Amedeo Avogadro", che proprio in quei nostri anni è nata e da allora ne ha fatta di strada! Noi nel 2002 la scegliemmo come la culla del nostro evento annuale, il convegno nazionale in cui assegniamo il premio; le siamo riconoscenti ed anzi continuiamo, nell'auspicio che possa veramente diventare il fulcro della vita cittadina dei nostri giovani.

Il nostro impegno sta nel diffondere cultura, sta nel trovare ogni anno argomenti di grande interesse ed attualità e contemporaneamente portare a Novara figure di eccellenza nel campo della competenza, della passione e della capacità di divulgazione: elementi determinanti per attrarre l’interesse del pubblico e per estendere la cultura scientifica. Ma senza il conforto degli altri enti su indicati non potremmo combinare molto. Da due angolazioni, operiamo insieme per il successo di quesii obiettivi e quando si sente dire «Grazie per tutto quello che fate per il nostro territorio!» da parte di un dirigente di una grande associazione di Novara e altre provincie piemontesi aggregate, come successe il 20 novembre dello scorso anno dopo la prolusione al Broletto del ministro Cingolani, da noi premiato, è già un bel segno: vuol dire che siamo riusciti nell'obiettivo di fondo che richiamò la nostra presenza! Ma ci sono altre piene soddisfazioni che noi organizzatori ci teniamo strette, quando vediamo che nessuno dei premiati/e ha lasciato il giornalismo scientifico, nessuno si è perso per strada ed anzi alcuni hanno raggiunto posizioni molto apprezzate nelle tv, nei periodici e nei media nazionali.

Allora, non scordiamoci dell'appuntamento di sabato mattina 26 novembre p.v. Attenzione, però: quest'anno siamo ospitati – e vivamente ringraziamo – dal Comune di Novara, che ci offre come sede del convegno una sede prestigiosa, forse la più prestigiosa di Novara: la sala dell'Arengo al Broletto, in pieno centrocittà, cuore civico della comunità novarese da secoli.



Guido Piazzano